Con la pronuncia n. 16153/2025, la Cassazione ha ribadito come, nell’ambito di un appalto per il servizio di logistica, la delimitazione delle diverse zone in cui effettuare le consegne nonché la fornitura di apparecchiature quali smartphone e palmari, da parte del committente, non costituiscono motivi di illiceità. Con l’occasione, la Suprema Corte ha fornito spunti interessanti nell’esame di un contratto di appalto in un settore delicato come quello della logistica: in questo ambito, complice anche l’impennata del commercio online, il sistema delle esternalizzazioni a cooperative di trasporto o a singoli lavoratori autonomi, denominati “padroncini”, risulta particolarmente diffuso, costituendo, a volte, un vulnus per i diritti dei lavoratori impiegati.
Risulta, pertanto, essenziale capire quali siano gli elementi che caratterizzano un appalto e quali lo possono rendere illecito.